Vantaggi nella qualità di cura, nuove competenze e maggiore efficienza. L’odontoiatria digitale è qui… Ma ha anche dei difetti.
Il medicale è uno dei settori che sta vivendo una rivoluzione grazie all’introduzione delle nuove tecnologie, e anche il dentale, non sarà da meno, diventando sempre più digitale: quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’odontoiatria digitale?
Lo si può percepire nell’aria, lo si può comprendere acquisendo una minima conoscenza su quelle che sono le tecnologie più discusse negli ultimi tre anni.
Il settore medicale vedrà una vera e propria rivoluzione. Secondo Global Healthcare Market, 2020-2025 di GlobalData, il mercato globale delle tecnologie sanitarie dovrebbe raggiungere un valore di 1.340 miliardi di dollari entro il 2025 e un qualcosa di simile, ovviamente ridimensionato, si piò presumere per quanto riguarda la specificità del settore dentale: il mercato del dentale dovrebbe crescere fino a 95 miliardi di dollari nel 2032.
Le innovazioni Digitali nello specifico in Odontoiatria.
Dai software CAD, alla AI, dagli scanner intraorali, alla stampa 3D. Sono svariati gli ambiti in cui, oggi, sono disponibili nuove tecnologie da utilizzare in odontoiatria.
Nello specifico prendiamo in esame la procedura di presa dell’impronta, un momento fondamentale per il trattamento, che grazie all’introduzione di scanner intraorali che generano un’immagine 3D del cavo orale del paziente, possono darti immagini, dati, sezioni precise al decimo di millimetro.
Tra i vantaggi quindi, oltre all’accuratezza e alla riduzione del margine di errore, le impronte dentali digitali tramite scanner intorale in odontoiatria offrono una maggiore efficienza, abbattendo i tempi di seduta, una grande facilità di condivisione di dati e immagini con i software per la produzione di protesi in 3D e, un’esperienza per il paziente notevolmente migliore: non essendo una procedura invasiva e non dovendo utilizzare paste per ottenere la matrice sulla quale poi effettuare la colata, verrà vissuta dal paziente come bere un bicchiere d’acqua.
Ci sono però alcuni contro da tenere in considerazione.
Tutte le nuove tecnologie, che siano strumenti digitali e innovativi o anche materiali hi-tech (ne abbiamo parlato in un articolo precedente, qui!), hanno dei costi iniziali elevatissimi finché non vengono adottate su larga scala.
Anche nel caso delle impronte dentali digitali, ci sono dei costi a cui far fronte: l’acquisto di scanner intraorali, software, corsi specifici per il corretto utilizzo sono elementi che potrebbero far desistere.
Anche il dover fare i conti con la curva di apprendimento, tra formazione, adattamento, utilizzo a pieno regime e corretta introduzione all’uso anche tra eventuali collaboratori dello studio non è da dare per scontata.
In ultimo, non bisogna dimenticare la manutenzione degli strumenti e aggiornamenti costanti per garantirne il corretto funzionamento.
In conclusione, Odontoiatria Digitale o Tradizionale?
Sicuramente staremo a vedere come evolverà la tecnologia e quali opportunità si andranno a creare per il settore dentale. Crediamo che l’innovazione, quando accompagnata della semplicità, possa essere la chiave per la buona riuscita di un prodotto.
In questo caso benefici per professionista e paziente sono palesi, d’altra parte però sono comprensibili anche timori e dubbi. Tendiamo le orecchie e prepariamoci, prima o dopo ad accogliere tutto ciò che può essere migliorativo.